domenica 10 gennaio 2010

11ème Cross Scarmagno

11ème Cross Scarmagno

Questa domenica vado sulla prima corsa dell'anno. Come nel 2009, comincio facendo molta velocità, dunque proverò a correre alcune campestre. Ci fa bene di correre veloce nel fango.

Purtroppo sabato, ho il raffreddore, dormo con il naso pieno e la gola rossa. Questa settimana, in più, ho cancellato l'allenamento importante (10 X 400m) venerdì sera, ma ho lo stesso 2 sedute di qualità con 2 volte 10 X 30/30 a più 19km/h.

Arrivo sul posto ed a causa di problema di rinnovo di licenza non sono iscritto. Farei dunque la corsa senza pettorale, ed occorre soprattutto evitare i giudici che osservano se abbiamo il “pettorale” sulla linea di partenza.

Fa bello tra i 8 e 10 gradi con il sole fa bene. Invece il prato è bagnato e come corriamo ultimi, il percorso è bene fangoso. Più da 1000 corridori correranno questa domenica delle più piccoli, fino a noi. Il livello è molto alto con i fratelli da Matteis negli uomini ed una corridore della nazionale che andrà ai campionati Europei di cross.

Incrocio Alma che finirà come dal solito prima di categoria in 17'23'' su 4km.

Parto per un lungo riscaldamento di 40 minuti ed assisto alla corsa femminile. Torno alla macchina per mettere le chiodate nuove. Non ho messo chiodate da oltre 15 anni. Dovevo essere junior e correvo il campionato del Rodano. Quindi mi metto sulla linea di partenza ed a 12:40 partiamo.

Parto veloce e mi metto con corridori del mio livello. Al termine della seconda linea diritta il giro a 90° molto chiuso, ed un corridore purtroppo cade, ed ha difficoltà a sollevarsi poiché si fa spingere da parte degli altri concorrenti. Il povero. Il primo km passa in 3'20'' (18 km/h) certamente un po'rapido, ma mantengo il ritmo. Nella seconda parte del percorso, c'è una difficoltà ed una gobba di 10m di dislivello. Occorre gestire ed anche passare tutti i giri. Che un sacco di curve e devo sempre rilanciare. Il secondo km passa in 3 ' 31 '' (17,1km/h). Si riparte per un giro, ed osservando il GPS mi rendo conto che occorrerà fare ancora due giri.

Il secondo giro comincia bene, raddoppio una decina di corridori che corrono più piano, dopo una partenza troppo rapida. Quale cattiva gestione poiché io anche perdo praticamente 10s ad ogni chilometro. Il terzo chilometro è passato in 3'39'' (16,4km/h). È duro, il fango attacca alle scarpe, e passaggi sono realmente difficili. Potrò andare alla fine? Dovrei forse fermarmi al secondo giro? In ogni modo non ho pettorale. Per il momento non va troppo e queste questioni girano nella mia testa. Dai vai... Raddoppio ancora un corridore ma le posizioni sono quasi fissate. Davanti a me vedo Luca Cuda, con la sua maglia arancione ed i suoi capeli grigi, che aveva finito davanti a me al 10km del Parco Ruffini in novembre. Deve essere 5 posti dinanzi a me. Cosi potrò trovare la mia classifica officiale, anche senza pettorale. Devo salire sulla la gobba nuovamente ed ancora un giro da fare. Il quarto chilometro passa in 3'45'' (16 km/h).

E l'ultimo giro che arriva. Ma che è duro. Devo stringere i denti, la velocità media si abbassa ma devo provare di stare dietro a quelli davanti. Raddoppio un corridore ancora meno ben messo che. Ha le mani sui lati. Il quinto chilometro passa in 3'49'' (15,7km/h). Questa volta la media è realmente bassa, meno veloce ancora che la velocità alla maratona! Sull'ultima curva prima della gobba, il corridore davanti a me cade, lo passo ed un altro corridore ne approfitta per passare all'esterno. Gli altri accelerano ma non ho più forze. Quest'ultimo chilometro è troppo lungo. Due corridori mi passeranno mentre devo lasciarli correre verso l'arrivo. Due curve prima dell'arrivo ho in più uno strappo leggero dietro la coscia destra, nulla di cattivo spero, ma è penoso. Esco dal percorso poiché non ho pettorale. L'ultimo chilometro è passato in 3'55''(15,3km/h) realmente catastrofico.

Ecco alla classificazione sarò a 7 posti dietro Luca Cuda. Questo 6km corsi in 22'11'' cioè una media di 3'42''(16,2km/h). La gestione della corsa fu disastrosa in perdita costante di velocità del primo all'ultimo chilometro. Ma sono riuscito a bene svuotarmi il naso e la gola. Appuntamento sul prossimo cross. Apprendo su queste distanze brevi, e spero che sarà beneficiario per la stagione.

lunedì 4 gennaio 2010